Una pandemia ha creato distanza tra le persone, con il mondo intero in uno stato di blocco e restrizioni da oltre un anno, ma i giorni bui e isolati passeranno. La WOAW Gallery insieme alla Stem Gallery del Belgio presentano la mostra “Backstage Party”, celebrando in anticipo la fine di un’epoca pesante, trasmettendo speranza attraverso le opere di 7 artisti europei e americani. È tempo di una festa dietro le quinte!
La mostra collettiva presenta le opere d’arte di Allison Zuckerman, Clément Poplineau, Emma Webster, Julien Boudet, Léo Luccioni, Paul Rouphail e Tyrrell Winston. Non è difficile notare che la maggior parte dei dipinti utilizzano tonalità scure, simboleggianti le difficoltà della vita, ma come alla fine del tunnel c’è la luce, le opere significano che la lunga solitudine e l’incertezza della vita alla fine finiranno, e un nuovo periodo di gioia sta per arrivare.
Immerso in una varietà di media creativi, Julien Boudet è profondamente influenzato dalla cultura street e hip-hop, inserendo prodotti contraffatti di marchi di lusso nelle sue opere, sfumando i confini tra vero e falso. Le sue opere fanno riferimento anche alla storia dell’arte, all’hip-hop e allo sport.
Léo Luccioni con una ricca, alla moda, e appariscente estetica, mette in evidenza il rapporto ambiguo tra l’era del neoliberismo e il consumismo. Rappresenta oggetti visibili nella vita quotidiana in forma di finzione, disegna personaggi di storie immaginarie, e, sotto il velo dell’umorismo, crea opere di profonda portata concettuale, riflettendo sul fenomeno del capitalismo e mettendo in discussione le fantasie materiali delle persone.
Fondendosi con la storia dell’architettura, la lingua e le espressioni americane, l’artista Paul Rouphail esplora attraverso i suoi dipinti la perdita di significato nella traduzione linguistica, fondendo il linguaggio colloquiale con l’ambiente quotidiano, rendendo le sue opere vivide come dipinti trompe-l’oeil, decorazioni per la casa, vetrate e altro ancora.
Emma Webster compone specchi occidentali in modo collage utilizzando statue di animali, foglie di plastica e dipinti classici di paesaggi, esprimendo il caos e la tristezza tra il mondo reale e il mondo virtuale attraverso i dipinti di paesaggi.
Le opere di Tyrrell Winston sono create utilizzando oggetti abbandonati, sporchi e dimenticati raccolti nel corso degli anni, per documentare le tracce insignificanti dell’esistenza umana. Ogni elemento utilizzato nelle opere porta con sé la sua identità personale, creando un legame inscindibile e generando automaticamente un dialogo artistico.
Allison Zuckerman seleziona una serie di immagini femminili dalla storia dell’arte e crea collage utilizzando plastica colorata e inchiostro CMYK a quattro colori. Le sue opere combinano elementi della pittura storica e della cultura di Internet, cercando di riappropriarsi delle immagini femminili dai classici della storia dell’arte dominati dagli uomini e creando ritratti ibridi con una critica culturale e sociale attraverso tecniche pittoriche e di elaborazione digitale.
Data: dal 15 maggio al 14 giugno
Ora: dalle 11:00 alle 18:00
Luogo: WOAW Gallery, 5 Jervois Street, Wan Chai
Photo: instagram@woawgallery