Un’opera d’arte può essere definita come tale? Quando si parla di tende, il pubblico di solito attribuisce loro un valore pratico. Tuttavia, ogni oggetto ha molteplici significati, come una tenda, che è sia un oggetto della vita quotidiana che ha ricche implicazioni culturali come separazione, connessione, confine, passaggio, circolazione, ecc. Para Site Art Space collabora con il Museo d’arte di Shanghai sul Bund per un nuovo progetto che trasforma le tende nel soggetto della mostra, presentando opere multimediali di 24 artisti.
Nello spazio pieno di poesia, possono esserci verità nude o bellissime immaginazioni. Le “tende” diventano una divisione dello spazio e possono trasformarsi in schermi per la proiezione di video. Attraverso registrazioni video diverse, possiamo rivisitare il passato e scrutare il futuro. Scopriamo insieme, attraverso vari modi di scoperta, i molteplici simboli dietro le tende!
Nuova generazione ha i propri modi convenzionali per ottenere informazioni, ma mentre riceviamo facilmente una grande quantità di dati, quanti di essi possono essere veramente digeriti? Le mostre interferiscono con le abitudini visive della cultura consumistica, gli spettatori devono esplorare ciò che è visibile e invisibile nel sipario attraverso azioni come strisciare, muoversi, spiare, annusare, ascoltare, leggere, scrivere, sentire.
Alcune opere esposte esaminano attentamente la storia dimenticata attraverso giornali, immagini fotografiche, e sollevano una serie di questioni critiche sull’era della sorveglianza. Oltre ad affrontare temi così grandi come la storia e la società, alcune opere si concentrano sulle regioni periferiche, cercando di comprendere l’importanza degli scambi internazionali, mentre l’ultima parte dell’esposizione esplora, attraverso performance dinamiche, le riflessioni degli artisti sull’identità personale e collettiva.
Il dispositivo video ha registrato preziosi frammenti del diario adolescenziale trovato da Akerman dopo la morte della nonna materna ad Auschwitz. Akerman è stata una pioniera del femminismo e della produzione cinematografica sperimentale, e come discendente di sopravvissuti all’Olocausto, il trauma intergenerazionale è sempre stato uno dei temi principali delle sue opere. Negli ultimi decenni della sua vita, ha continuato a esplorare la sua identità di donna ebrea e a condividere storie personali con il pubblico attraverso video.
Gustav Metzger, durante la sua infanzia, ha assistito all’ascesa del fascismo a Norimberga, in Germania, diventando così un pioniere dell’attivismo attraverso l’espressione artistica. L’opera mostra scene di umiliazione degli ebrei durante l’era nazista, con l’artista che invita il pubblico a chinarsi o sollevare i drappi. Per sfidare il modo in cui affrontiamo le ferite storiche, l’artista ha intenzionalmente ingrandito queste immagini cruente e aggiunto tende a bloccare la vista. Lo spettatore ha così la possibilità di entrare in contatto con l’opera in modo più diretto, creando un legame più profondo ed empatico con la realtà terrificante rappresentata nell’immagine.
Nella serie “0-Punto di vista”, Zhang Shuang esplora il suo corpo, la sua identità e la sua forza. Le crepe sulla tela sono il punto di partenza della creazione di Zhang Shuang, sono una sorta di sfogo verso la vita e un grido silenzioso della sua identità femminile. La texture vigorosa dell’opera rivela l’accusa dell’artista verso la vita, la società e se stessa.
Il progetto “Storie di Stanza” incoraggia i partecipanti a condividere continuamente le proprie osservazioni personali, memorie e riflessioni, promettendo di creare un file individuale per ciascun partecipante e di conservare permanentemente i loro testi. Questo progetto incoraggia chiunque a contribuire, con i documenti che vengono raccolti per formare un vasto archivio di testi, consentendo a tutti i partecipanti di stabilire delicati legami tra le diverse esperienze di vita.
Nelle opere visive e testuali di Li Shuang, il concetto di “filtraggio” è onnipresente. I nostri corpi, desideri e autoconsapevolezza si infiltrano e si intrecciano tutti in una realtà altamente artificiale. Il punto di partenza delle sue opere spesso riguarda il proprio corpo, anima, desideri ed emozioni. Le opere vengono proiettate sul soffitto, permettendo agli spettatori di sdraiarsi nella posizione più comoda e discutere con l’artista la ricerca e la creazione dell’identità personale.
La mostra attraverso tende di materiale semplice fa un’estensione concettuale, possiamo esplorare le storie degli altri da oltre venti artisti provenienti da tutto il mondo, e riflettere sulle nostre storie. Che si tratti di frammenti belli o distrutti che l’immagine presenta, tutto ciò contribuisce a plasmare il mondo attuale e il materiale prezioso di sé.
Le tende sono belle o sporche? In realtà, non possono mai essere definite.
Non esitare a visitare la mostra e scoprire la tua interpretazione personale!
“tende” mostra
Data: da oggi al 15 luglio
Ora: dalle 11:00 alle 19:00
Luogo: Para Site Art Space, 22° piano, 677 King’s Road, Quarry Bay, Hong Kong