Parlando del tangram, potrebbe immediatamente evocare i ricordi della tua infanzia. Questo piccolo giocattolo che si è diffuso da tempo sia in Oriente che in Occidente è diventato l’ispirazione per la collezione primavera/estate 2023 di Shiatzy Chen, intitolata “Tangram”, che fonde l’artigianato dell’abbigliamento orientale e occidentale, interpretando infinite combinazioni mutevoli e creando un’immagine di abbigliamento ingegnosa e affascinante.
In questa stagione, prendendo il tangram come punto di partenza, vengono reinterpretate forme come triangoli, quadrati, trapezi, etc., per costruire idee architettoniche fantasiose create dall’assemblaggio di forme geometriche all’interno dell’abbigliamento. In linea con l’ispirazione del design, sono stati scelti appositamente “sette” colori rappresentativi, che vanno dall’arancione brillante, al giallo dorato, al blu cielo e al rosso corallo stampato che simboleggiano la vitalità e la gioia della primavera/estate, fino al verde smeraldo che traspare dal classico nero e bianco lunare, trasmettendo un’energia creativa costante e inesauribile.
Abbigliamento ricco di stile anni ’60, con un mix di silhouette retrò occidentali e linee geometriche personalizzate, che si fondono in abiti mini classici decorati con design a rombi vuoti, sovrapposizioni di giacche a rete a struttura a forma di H-line, e abiti diritti con colletto a tubo e ricami geometrici, trasmettendo la dichiarazione di indipendenza e libertà delle donne contemporanee.
Un altro punto focale della collezione è rappresentato dai motivi stampati realizzati con l’arte pop (Pop Art), in cui tratti decisi e audaci ridefiniscono le forme geometriche, integrando silhouette di uccelli del paradiso e orchidee con immagini orientali, creando stampe totemiche vivaci e piene di stile artistico. Il ricamo è da sempre la tecnica più rappresentativa del marchio, e questa stagione vede la vivace presenza del “ricamo Suzhou”, uno dei quattro grandi ricami cinesi, che si manifesta attraverso la tecnica di intreccio del “ricamo a rete”, utilizzando un’eccezionale abilità nell’uso dell’ago per delineare su organza nera una estetica di vuoti e pieni geometrici, intrecciandola con ricami a nodi e a semi per creare dettagliati motivi floreali tridimensionali.
