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Giugno 19, 2023

La street art urbana racconta storie di rifugiati, celebrando la forza e la determinazione di coloro che sono costretti a fuggire dalle proprie case.

Ogni anno il 20 giugno è il World Refugee Day (WRD), istituito dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di celebrare la forza e il coraggio delle persone costrette a fuggire dalle proprie terre per sfuggire a conflitti o persecuzioni. Per aumentare la consapevolezza dei cittadini di Hong Kong sulla questione dei rifugiati, l’UNHCR di Hong Kong organizzerà per la prima volta il progetto Urban Canvas a giugno di quest’anno, coinvolgendo 6 artisti e 1 creatore rifugiato per realizzare opere d’arte in 6 diverse località di Hong Kong. Ogni artista si ispirerà alle storie condivise da 4 rifugiati provenienti dal Pakistan, Ruanda, Egitto e Niger, nonché alla squadra di cricket composta da persone sfollate, per interpretare attraverso l’arte le storie di coloro che sono costretti a fuggire dalle proprie case.

Taka《Ndi》
Tony Cheng e Francesco presenteranno le loro opere in mostra lungo Queen’s Road East.

Quattro dei dipinti murali saranno esposti a Wan Chai, tra cui il muro esterno di Queen’s Road East e St. Francis Street, prestato dal dottor Lam Kin Chung, fondatore della Fondazione di beneficenza Lam Kin Chung Hiu Yeung e sostenitore dell’UNHCR, The Vine Church e Blue House. Gli altri due saranno esposti nella hall dell’Hotel Eaton di Jordan e all’esterno del centro di assistenza ai rifugiati del Chongqing Building a Tsim Sha Tsui. Sette artisti utilizzeranno il loro stile di pittura unico per interpretare le storie dei rifugiati attraverso l’arte, al fine di aumentare l’attenzione della società verso il soccorso ai rifugiati.

Afia《Colori del Cielo》
L’opera di Erin Hung “Table” sarà esposta presso la Chiesa The Vine.

Il direttore dell’ufficio dell’UNHCR a Hong Kong, la signora Elsie Leung, ha dichiarato che quando i rifugiati e le persone sfollate sono costretti a fuggire dalle proprie case per motivi di sicurezza, spesso non possono portare con sé i propri averi, ma solo le storie della loro terra natale e i ricordi legati alla ricerca di sicurezza. Ognuno di loro ha una storia unica e autentica. Tuttavia, durante il loro viaggio, le loro voci vengono spesso ignorate, sommerse nella folla o addirittura soffocate. Raccontare storie attraverso l’arte può fornire ai rifugiati un’opportunità di condividere le proprie storie e contribuire a ricostruire il coraggio e il legame con la comunità in cui si trovano, portando un impatto positivo attraverso le opere d’arte.

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