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Febbraio 14, 2022

Il primo documentario animato della storia! Come il film sul tema dei rifugiati “Flee” è stato nominato per tre importanti premi Oscar?

Parlando di produzioni animate, eccellenze come Disney, Pixar, Studio Ghibli e altri hanno creato numerosi capolavori che sono considerati insuperabili dal pubblico sia per il tema animato che per la qualità della produzione. Tuttavia, negli ultimi anni è emerso un film rivoluzionario che unisce animazione e documentario intitolato “Flee” (tradotto in italiano come “Senza pace”). Il film racconta in forma animata le dolorose esperienze di un bambino rifugiato afghano, creando un nuovo modo di esprimere un documentario e superando i limiti del genere animato.

Il film è stato ufficialmente rilasciato negli Stati Uniti alla fine dell’anno scorso, ricevendo nomination per il miglior film internazionale, miglior film d’animazione e miglior documentario agli Oscar. Ora, questo film altamente acclamato nei festival internazionali sta per uscire a Hong Kong, quindi prima che aprano i cinema, facciamo una panoramica del background della storia!

Il film è diretto da Jonas Poher Rasmussen e racconta la storia del protagonista Amin Nawabi, che sta per sposarsi con il suo fidanzato e condividerà per la prima volta il suo passato segreto come rifugiato fuggito dall’Afghanistan alla Danimarca. Per proteggere la sua identità, il documentario non mostrerà il volto del protagonista, ma attraverso l’animazione, Amin racconta con delicatezza il segreto che ha tenuto nascosto per 20 anni.

Amin è stato costretto fin da piccolo a lasciare il suo paese natale, l’Afghanistan, insieme a sua madre e ai suoi fratelli e sorelle, per iniziare una nuova vita in Danimarca. Come bambino rifugiato afghano, ha vissuto molte esperienze tragiche durante la crescita. Ha deciso di rivelare per la prima volta il suo passato, i traumi, la verità sulla sua famiglia e accettare la sua orientamento sessuale. Tuttavia, questo segreto conservato gelosamente per anni potrebbe mettere a rischio il suo futuro in Danimarca e la sua imminente vita matrimoniale.

Nella realtà, Jonas Poher Rasmussen, cresciuto a Copenaghen, in Danimarca, da adolescente ha fatto amicizia con Amin Nawabi (il protagonista del film) coetaneo, e questo film d’animazione è basato sulle vere esperienze dell’amico. L’ambientazione di “Flee” è piuttosto semplice, con Rasmussen che guida Amin nella conversazione, rendendo il dialogo più accessibile grazie all’amicizia e alla familiarità tra i due, permettendo agli spettatori di partecipare al suo passato.

Nell’esperienza di Amin, vediamo frammenti di memoria legati all’amore e alla perdita, racconta del profondo legame con la sua famiglia, degli sforzi fatti per rivelare la propria orientazione sessuale in una cultura conservatrice, della ricerca di una vera casa e del trauma dell’apatridia, ma attraverso la sua storia percepiamo profondamente la determinazione senza paura che lo circonda nel perseguire una vita migliore. Questo non è solo un film, ma anche un capitolo della storia dell’immigrazione, della guerra e dell’uguaglianza umana, che merita sicuramente di essere letto attentamente da tutti.

Il film sarà proiettato a Hong Kong dopo la riapertura dei cinema, non perdertelo!

Immagine di origine: screenshot del trailer ufficiale

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