I cittadini di Hong Kong in genere non amano molto la lettura, la diffusione dei social media ha reso tutti abituati a ricevere brevi video sintetici, immagini con titoli e brevi filmati sembrano “completi” in tutto. Da quanto tempo non tocchi un libro con le tue mani, sfogliando pazientemente ogni pagina, apprezzando attentamente ogni singola parola? Il fondatore di StoryTeller, Alice, vuole raccontare storie attraverso le parole, portando tutti in un mondo di libri pieno di immaginazione, per ritrovare nel testo il calore che lenisce l’anima.
// Aggiungere una storia alle opere d’arte per commuovere //
Prima di fondare la piattaforma di condivisione delle storie StoryTeller, Alice lavorava nel settore del design e del marketing digitale. Appassionata di disegno e creazione artistica, ha notato che molti artisti locali e stranieri non sono bravi a connettersi con il pubblico, quindi ha deciso di utilizzare la sua conoscenza professionale del mercato digitale e la sua passione per la creazione per abbinare le opere d’arte a diverse storie e condividerle sui social media. Con il metodo “immagine e testo”, utilizza le storie per avvicinare l’arte alle persone, diventando così una creatrice di storie nonostante non provenga dal mondo della scrittura. Col passare degli anni, ha iniziato ad apprezzare sempre di più il potere curativo delle parole. “Non posso dire di essere una persona che legge molto spesso, ma da quando ho fondato StoryTeller 4 anni fa, leggo molto di più, ho conosciuto molti scrittori locali, ho avuto contatti con il mondo culturale di Hong Kong e ho veramente sperimentato il potere curativo della creazione e della lettura di testi.” Per Alice, creare storie e leggere storie non ha limiti, che si tratti di un semplice libro illustrato per bambini, che i bambini vedono come “divertimento”, o di un libro pieno di esperienze di vita che gli adulti vedono come “ispirazione”. Le storie costruite con l’immaginazione ci offrono punti di vista diversi per riflettere sulla vita.
// Cambia la vita attraverso le storie //
Come raccontare storie attraverso le immagini? E come ispirare gli altri attraverso storie? Alice condivide come abbia creato una storia chiamata “Il Pastore di Pecore” basandosi su un’illustrazione omonima. La storia narra di un lavoro in Nuova Zelanda chiamato “Il Pastore di Pecore”, che interviene ogni volta che piove forte per aiutare le pecore che faticano a camminare a causa dell’acqua assorbita dal loro vello. Il “Pastore di Pecore” potrebbe sembrare una storia inventata, ma immaginandoti nei panni dei personaggi, potresti essere il “Pastore di Pecore” che aiuta gli altri a superare le difficoltà, oppure potresti essere la “piccola pecora” che attende silenziosamente aiuto, il tuo gesto potrebbe essere la luce guida e il sostegno per qualcun altro in difficoltà, anche se si tratta solo di una semplice frase “Va bene”. Alice crea storie attraverso la fantasia, raccontando piccole storie immaginarie che nascondono grandi verità sulla vita e sulle relazioni umane, trasmettendo emozioni autentiche e coinvolgenti. Ampliando la propria immaginazione si possono apportare piccoli cambiamenti alla vita quotidiana, per poi espandere ulteriormente l’immaginazione nella nuova vita, costruendo infinite possibilità.
// Ritrovare la curiosità di partenza //
Inizia con brevi storie di vita intorno a te, rendi la lettura un’abitudine irrinunciabile, proprio come ci avviciniamo ai social media. I social media portano varie comodità nella vita, ma vari algoritmi continuano a “nutrirci” con informazioni ritenute di nostro interesse, che con il tempo diventano abitudine e dipendenza, perdendo la curiosità di cercare attivamente. “La mancanza di immaginazione è dovuta alla mancanza di curiosità, risolviamo i problemi con presupposti e modelli predefiniti, evitando di pensare, persino accettando passivamente le informazioni, non cercando più attivamente. Tuttavia, anziché incolpare le nuove tecnologie per la mancanza di immaginazione e curiosità, dovremmo piuttosto chiederci se dovremmo cercare una consapevolezza nella scelta?” Alice crede che il futuro sia costruito con l’immaginazione, quindi anziché continuare a leggere informazioni simili sul telefono, sarebbe meglio fermarsi per immaginare, creare o leggere, mettere in ordine i pensieri e ritrovare la curiosità per la vita.
// Un’imprevista ricompensa dal passaggio online al offline //
Dato che si incoraggia tutti a rallentare la vita online, cosa significa essere un StoryTeller conosciuto attraverso i social media? Questa domanda ha fatto sì che Alice pensasse di chiudere questo progetto a cui teneva tanto. “Dopo averci riflettuto, ho capito che il mio obiettivo iniziale era creare una piattaforma di scambio tra persone e arte.” Ed è proprio questo obiettivo che ha spinto Alice a portare il StoryTeller dal mondo online a quello offline, organizzando mostre, pubblicando libri e persino creando uno spazio fisico come Cabinet of Stories con il concetto di un mini museo, permettendo ai lettori di connettersi e comunicare veramente. “Recentemente ho ricevuto un messaggio in inbox da una coppia che stava per emigrare, speravano di poter tornare al Cabinet of Stories prima di lasciare Hong Kong per avere un’ultima esperienza felice e piena di ricordi. Questo mi ha commosso molto. Anche se l’epidemia ha ridotto i nostri orari di apertura, c’è comunque chi ricorda e apprezza questo piccolo spazio nascosto nella città.” Forse è proprio la creatività e l’immaginazione che danno alle storie e alle parole un’infinita possibilità, non si può mai sottovalutare il potere delle parole, la loro capacità di guarire l’anima e rafforzare i legami tra le persone.
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Producer: Vicky Wai
Editor: Candy Chan
Videographer: Andy Lee, @man_tam_
Photographer: @man_tam_
Video Editor: Andy Lee
Designer: Tanna Cheng
Special Thanks: @a_slow_soul, @everyone.is.storyteller, @cabinet.of.stories