Credo che tutti abbiano sentito parlare del “Tao Te Ching”, ma quanti di loro hanno davvero letto questo classico ricco di pensiero filosofico taoista? Questi antichi testi spesso scoraggiano molte persone a causa della complessità del linguaggio. Tuttavia, di recente il direttore artistico della compagnia teatrale Insane 20 Facets, Hu Enwei, ha preso ispirazione dal “Tao Te Ching” per creare uno spettacolo Art Tech chiamato “Il Tao che può essere detto Fashion Tao”, che combina musica, calligrafia, tecnologia di motion capture e personaggi digitali per interpretare in modo innovativo e non convenzionale la possibilità di unire tecnologia, tendenze, antichi testi e parole sulla scena!
Il “Fashion del Tao che può essere espresso” è tratto dal primo capitolo del “Tao Te Ching”, “Il Tao che può essere espresso non è il vero Tao”, che utilizza il carattere “non” per mostrare una sfilata di moda elettronica. Questa performance utilizza la tecnologia di motion capture e avatar digitali per trasformare gli attori in bambole proiettate, con cambi di abiti illimitati, combinando realtà e finzione per creare un’interazione tra persone e tecnologia. Con l’uso della tecnologia di proiezione e un audio immersivo, vengono aggiunti elementi di calligrafia alla proiezione, rendendo il “Tao Te Ching” tangibile.
Per interpretare questa sfilata di moda, il designer di moda di Hong Kong, Lu Shengqian, ha creato 9 capi superiori e 9 capi inferiori in tonalità bianco e nero, combinando la comprensione del “Tao Te Ching” con tagli precisi, abbinati appositamente a tessuti proiettati, per far sì che i vestiti si adattino alla luce e all’ombra.
Questa performance teatrale immersiva offre agli spettatori un’esperienza uditiva piacevole, con il direttore musicale Yu Yiyao e Chen Haofeng che hanno raccolto 81 suoni d’acqua e li hanno integrati nella musica dello spettacolo, in risposta multisensoriale agli elementi “acqua” presenti in molte parti del “Tao Te Ching”.
Questa performance unisce l’essenza in continua evoluzione della moda con il “Dao”, mostrando contemporaneamente l’interazione tra l’umanità e la tecnologia, rappresentando un modo teatrale completamente nuovo e senza precedenti! Il regista Hu condivide il concetto del “Dao”, dicendo: “L’arte va vista per essere compresa. Gli spettatori potrebbero ricevere un’esperienza ricca di sensazioni, un impatto sui concetti della moda, o riflettere sul nostro rapporto con essa.”
Il teatro sarà proiettato presso il Centro Culturale di Hong Kong dal 25 al 27 novembre, i biglietti sono in vendita da oggi. Se vuoi scoprire cosa può scaturire tra tecnologia, moda, antichi testi e arti performative, perché non acquistare un biglietto e vedere di persona!
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